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Come scrivere un buon post, per il tuo blog aziendale

Scrivere è un’arte e richiede creatività. Senza quella, si resta uno dei tanti. Avere un buon metodo per scrivere, aiuta ad utilizzare la creatività al meglio.  

Ecco 7 tecniche di scrittura che, negli anni, mi hanno permesso di diventare più veloce ed efficace.

  1. Inizia dalla fine
  2. Prepara una lista di topic
  3. Scrivi con metodo 
  4. Crea un calendario editoriale
  5.  Se hai dubbi, comincia con la Content Curation
  6.  Leggi almeno 3 manuali che ti aiutino a conoscere il mestiere del copywriter professionista
  7. Segui questi blog scritti da blogger e copywriter italiani

Ma sapere come scrivere è anche una scienza. Devi conoscere la Persona a cui scrivi, il tuo mercato e i trend emergenti. Così saprai cosa funziona e cosa no.

Va riconosciuto che la produzione e la pubblicazione di contenuti aumenta a ritmo vertiginoso (Oggi sono stati scritti circa 4.000.000 di blogpost).

Chi si occupa di content marketing sta pianificando l’aumento degli investimenti per la creazione di contenuti.

 

Seguendo questi 7 passi, scoprirai come scrivere un blog post di 2.000 o più parole, in un tempo ragionevole. 

Quanto Tempo impieghi attualmente per scrivere un buon articolo? Quanto è lungo? Usa le risposte come metriche di riferimento.

Poi applica le tecniche riportate di seguito e verifica se sono utili anche per te.

 

 

  

1. Inizia dalla fine

 

Le idee possono arrivare da qualunque parte. Come content writer hai l’obbligo di riconoscere che non esistono idee completamente inutili.

 

In questo classico, 7 Habits of Highly Effective People, l’autore Stephen Covey dice che le persone di successo hanno in comune una cosa “begin with the end in mind.” Questo vuol dire che fin dall’inizio del progetto, è indispensabile avere chiaro l’obiettivo finale.

 

Anche Marie Forleo concorda con questo approccio nel suo video “how to write faster

 Marie-Forleo-writing-faster.png

 

Lei suggerisce di partire da quello che vuoi lasciare ai tuoi lettori, ovvero dal risultato che vuoi raggiungere o dalla sensazione che proveranno dopo aver letto il tuo post.

 

Facciamo l’esempio che tu voglia spiegare ai tuoi lettori come avere 500 nuovi iscritti alla loro news letter, in 30 giorni.

Tenendo presente questo obiettivo fin dall’inizio, il titolo potrebbe suonare più o meno così:

  • Come avere 500 nuovi iscritti alla tua newsletter, in 30 giorni.
  • Guida passo per passo per aggiungere 500 iscritti alla tua news letter, in un mese.
  • Come avere 500 nuovi iscritti al tuo blog, nel prossimo mese.

 

Poi, nell’introduzione tratteggerai il percorso per raggiungere il risultato finale:

“Aggiungere nuovi iscritti alle proprie liste è difficile, soprattutto quando si comincia da zero.

In questo articolo ti mostrerò come aggiungere 500 o più iscritti alla tua mailing list.

Seguendo un metodo semplice, sarai guidato passo a passo.”

 

Indipendentemente dal contenuto che stai creando, questo approccio funziona. Non solo per gli articoli del tuo blog o per i contenuti di testo, ma anche per gli infographic, i podcast e gli eBook.

 

Per quanto riguarda gli infographic, non sempre si ha la possibilità di inserire l’introduzione nella grafica, ma si possono scrivere 200-300 parole prima di inserire il contenuto visivo.

 

Chris Ducker sa come coinvolgere gli utenti con gli infographic, partendo dalla fine:

 

Chris-Ducker-infographic.png

 

Se vuoi che le tue landing page convertano i visitatori in leads e poi in clienti, racconta alle persone  il risultato finale e guidale lungo il percorso che le porterà lì.

 

 

 

2. Prepara una lista di topic

 

Steven Johnson ha fatto un TED talk potente sull’argomento “Da dove provengono le buone idee”.

Dal 2010 è stato visto da più di 3.000.000 di persone in tutto il mondo. 

Perché? Perché chiunque è alla ricerca di buone idee.

 

 

Tutti siamo alla ricerca di grandi idee per i nostri blog post, progetti, webinars e prodotti. Ma molte persone cercano le idee nei posti sbagliati.

 

Secondo Caleb Wojcik, fondatore di Fizzle, “le grandi idee arrivano quando non ci stai pensando

 

Il tuo compito, quindi, è di tenere aperta la mente ed essere pronto a riconoscere le grandi idee.

Ovunque tu vada porta con te qualcosa per prendere appunti, può essere il taccuino, lo smatphone o un applicazione. Evernote è la mia preferita, ma porto con me anche la Moleskine e un qudernone a quadretti.

Magari guardando i social c’è un post che ti ispira. Quando un’idea ti colpisce, non lavorarci subito. Scrivila in una lista di topic che consideri in evoluzione continua.

 

È più semplice sviluppare un calendario editoriale usando una lista di argomenti.

Ma se non ti fosse venuta alcuna idea, puoi sempre utilizzare dei tool creati per questo.

 

Vai su HubSpot’s Blog Topic Generator e inserisci i tuoi topic. Poi clicca “Give me blog topic”

Ti verranno suggeriti 5 titoli che potrai utilizzare come ispirazione per il tuo prossimo post.

 

 

 

3.Scrivi con metodo

 

Se vuoi essere un copywriter, un blogger o uno scrittore, quello che dovrai fare sarà scrivere. Non ci sono alternative. Inizia a scrivere e migliorerai facendolo.

 

Alla fine, fare vale di più di una grande idea. Sfortunatamente, l’essere umano tende ad agire quando il compito sembra facile.

 

Ma il tuo compito è dare vita alle tue idee. Non rimandare. Mettiti al lavoro. Non pensare di dover scrivere una capolavoro. Magari succederà ma, con un'aspettativa del genere, è più probabile che tu non riesca a finire nemmeno il primo paragrafo.

Un blog di successo mira ad offrire contenuti di qualità, sapendo che la scrittura migliorerà con l’esperienza.

 

A. Amplia la scaletta

 

Per scrivere il tuo articolo parti riordinando i risultati della ricerca in una scaletta. Poi comincia ad approfondirne i singoli punti. Se il titolo del tuo prossimo post è “3 modi per generare contatti” la tua scaletta potrebbe essere qualcosa di simile:

  • Raggiungere le persone giuste
  • Creare contenuti utili e pratici
  • Sviluppare un funnel di relazione

 

Ampliare la scaletta, significa esplicitarne ogni singolo punto. Spiega al lettore come raggiungere le persone giuste: quale metodo utilizzare e quali sono le cose da fare. Personalmente parlerei della Buyer Persona, del Buyer’s Journey e della mappatura dei contenuti.

 

Un esempio perfetto di un blogger che sa come ampliare al meglio la propria scaletta è Brian Dean, il fondatore di backlinko.com.

Brian-Dean.png

 

 

Anche Neil Patel usa la stessa tecnica per scrivere i propri articoli. Ecco un post in cui ha condiviso i 15 tipi di contenuti che portano traffico. È un articolo con una scaletta piuttosto lunga. Possiamo vedere, anche dalla formattazione, come sia stato approfondito ogni singolo punto.

 

Neil-Patel-traffico.png

 

B. Prima scrivi poi correggi

È una delle regole base della scrittura. Perché scrivere e correggere sono attività piuttosto diverse.

writing-hard.pngSe vuoi che il tuo blog abbia successo, devi scrivere i contenuti e promuoverli presso il pubblico giusto. Ma il 29% del B2B e il 15% del B2C faticano a produrre contenuti coinvolgentiUno dei motivi di tanta fatica è che già scrivere di per se è impegnativo.  

Ma questo non significa che scrivere non possa essere piacevole e divertente. Correggere però è un altro paio di maniche. Secondo The Open Notebook“Non tutti gli scrittori sanno correggere, non tutti gli editor sanno scrivere". Personalmente come copy junior ho corretto bozze per molto tempo, prima di poter scrivere le mie prime body-copy. E solo dopo diverso tempo che scrivevo body-copy e folder, è uscita la prima campagna con una headline scritta da me.

Daphne Gray Grant, un publication coach, sa esattamente perché scrivere e correggere sono attività così impegnative. Scrivere lentamente spesso dipende dal fatto che si rilegge, parola per parola, mentre si sta scrivendo. Questo distrae dallo sviluppo del contenuto, rallenta nella scrittura e non consente di far bene né una né l’altra cosa.

Per la maggior parte delle persone che scrivono, la prima stesura non è mai soddisfacente. È il percorso di revisione che migliora il testo, trasformando una bozza in un bell’articolo.

Hemingway l’ha spiegato in modo chiaro e sintetico: "la prima stesura di qualsiasi cosa è merda". Se la pensi allo stesso modo, sappi che non sei il solo.

Come affrontare l’impulso di correggere mentre si sta scrivendo? Dicendo a te stesso che lo farai dopo.

La sfida più grande è disciplinare se stessi a scrivere, senza cedere alle distrazioni che possono venire anche dalle prossime cose che dovrai fare, come correggere il testo che stai scrivendo. Serve disciplina, non scorciatoie. 

 

C. Scrivi frasi brevi

Per essere più veloce a scrive e più interessante da leggere, la brevità dei periodi è fondamentale.

Sono ormai molti gli studi che dimostrano che leggere a monitor stanca l’occhio umano. Per questo motivo le persone leggono un 25% più lentamente sullo schermo che sulla carta. Scrivere frasi brevi aiuterà i tuoi lettori ad assimilare i tuoi concetti e a metterli in pratica.

Questo non vuol dire che scrivere pensieri sconnessi. Si tratta, piuttosto, di bilanciare le frasi più lunghe con quelle più brevi.

I più bravi non perdono tempo. Offrono al lettore quello che gli serve, niente di più.

Nel suo libro Contagioso. Perché un'idea e un prodotto hanno successo e si diffondono  Jonah Berger è molto bravo ad attrarre i lettori in questo modo.

Contagioso__Perché_un_idea_e_un_prodotto_hanno_successo_e_si_diffondono_-_Jonah_Berger__P__Lucca_-_Libri.png

 

 

Anche Chris Brogan, uno dei più conosciuti social media strategist e fondatore di Owner Media Group, scrive frasi brevi. Racconta storie costruendo analogie forti ed evocative. Ma semplici da leggere.

Non essere verboso e non provare a sembrare intelligente. Scrivi con chiarezza. Usa parole comuni, utilizzate nel parlato. Scrivi per aiutare le persone, per essere d’ispirazione. Evita di sembrare un vecchio professore in pensione.

 

 

D. Usa un timer

La prossima volta che ti siedi per scrivere, usa un timer. Prova la tecnica del Pomodoro.

25 minuti di sola scrittura. Non guardare il telefono (personalmente lo metto in modalità aerea), niente TV, Skype, email, … Concentrati. Scrivi semplicemente una frase dopo l’altra.

 

Ecco i 5 passi della tecnica del Pomodoro, applicata alla scrittura:

  1. Decidi prima l’argomento da trattare.
  2. Metti il timer a 25 minuti.
  3. Concentrati su quello che stai facendo, senza interruzioni, fino a che non suona il timer.
  4. Fai una pausa breve [3-5 minuti].
  5. Dopo quattro sessioni da 25 minuti, fai una pausa lunga [15-30 minuti].

 

La concentrazione è la prima abitudine da acquisire, per scrivere rapidamente.

Di seguito altri benefici della tecnica del Pomodoro:

 

Benefici-tecnica-pomodoro.png

 

Su tomato-timer.com trovi quello che ti serve. Ti basterà schiacciare start e dopo 25 minuti suonerà l’alert. Puoi usarlo anche su desktop ma funziona solo con Chrome.

 

 

D. Usa gli elenchi puntati

“Soprattutto online e nelle email, l’elenco puntato è la parte più letta del testo”, lo sostiene Anne Holland Content Director di Marketing Sherpa.

E devono essere utilizzati per evidenziare le informazioni più importanti. Servono al lettore per farsi velocemente un’idea dei punti principali e delle problematiche affrontate.

Copyblogger raccomanda di scrivere ogni punto come fosse un titolo. Marie Forleo in “The Copy Cure” utilizza gli elenchi puntati per evidenziare le lezioni più importanti del corso.

Marie-Forleo-The-Copy Cure.png

Qualunque sia il settore per cui scrivi, utilizza gli elenchi puntati. Miglioreranno la tua scrittura e aiuteranno i lettori a seguirti.

Neil Patel utilizza gli elenchi puntati nel 96% dei blog post di quicksprout.com:

Neil-Patel-bullet-point.png

Soprattutto quando gli articoli sono lunghi, gli elenchi puntati servono a estrapolarne i punti principali.

Ma bisogna sapere come scrivere gli elenchi puntati. La Bracken Business Communications Clinic della Montana State University dice: “Fai in modo che ogni punto sia sintetico, non più di due righe e utilizza lo stesso carattere e la stessa formattazione per ogni punto dell’elenco”.

 

 

F. Fai riferimento alle fonti originarie

Gli articoli che fanno riferimento ai dati, come questo che stai leggendo, possono essere utili per aumentare la reputazione del tuo Brand in modo più rapido, perché fanno in modo che i lettori ti percepiscano come un esperto.

Per esempio, molti dati delle Statistiche di Marketing fornite da Hubspot, non sono prodotte direttamente da Hubspot, che si limita alla ricerca dei dati. Ma come puoi vedere, ad ogni dato corrisponde la fonte primaria da cui è stato preso. È questo il modo corretto di citare le fonti.

Mi ha colpito questo dato:

I contenuti che si trovano nella prima pagina della ricerca di Google, hanno in media 1.890 parole.

(Backlinko, 2016)

 

La prima cosa da fare è copiare e incollare nella ricerca di Google il nome della fonte primaria e l’anno in cui è stata svolta la ricerca.

average_Google_first_Backlinko__2016_-_Cerca_con_Google.png

Se sto scrivendo un post su quanto dev’essere lungo un blog post per arrivare ad essere primo sui motori di ricerca, potrei iniziare così:

Secondo una ricerca di Backlinko è risultato che la lunghezza media dei post nella prima pagina di ricerca di di Google è di 1.890 parole".

 

Se non riesci a trovare la fonte primaria o non riesci ad accedervi (es. ricerche a pagamento) potrai citare la fonte secondaria.

Nell’esempio precedente, ho preso per buona la fonte primaria citata da Hubspot. Ma di fatto la ricerca specifica sulla lunghezza del post, è stata fatta da SEMRush, come citato da Backlinko nella sua ricerca più ampia. Ma non sono riuscito ad accedere alla fonte primaria.

Di fatto puoi anche limitarti ad inserire il link alla fonte, senza necessariamente esplicitarla nel tuo post.

 

 

G. Attribuisci grafica e immagini in modo corretto

Se questo post non avesse immagini, sarebbero più di 3500 parole di solo testo. Scommetto che nessuno sarebbe andato oltre il sottotitolo.

È importante usare immagini e grafici rilevanti, per creare fiducia e autorevolezza. Anche il cervello ne beneficia, perché riesce a processare le informazioni visive 60.000 mila volte più velocemente delle informazioni testuali.

 

Homer-Visual-Information.jpg

Nell’immagine sopra, l’autore ha sintetizzato i dati in una presentazione su Slideshare. Come vedi viene citata la fonte.

L’attribuzione corretta delle fonti di immagini e grafici è una dote fondamentale, per chiunque voglia scrivere in modo corretto. Su un blog e non solo.

Quando utilizzi contenuti di parti terze, è importante che citi la fonte primaria. Non solo il link dove li hai trovati. Forse il sito da cui hai preso il contenuto visivo, potrebbe non detenerne i diritti di utilizzo. Inserisci il link alla pagina web della fonte originale. Non all’immagine.

 

Personalmente, per catturare lo schermo di un sito e prendere appunti, uso Skitch di Evernote.

Skitch___Evernote.png

 

 

H. Editing e correzione delle bozze. Dopo aver scritto.

Finita la prima stesura del testo, si tratta di rileggerla, editarla e verificare che non scappino dei refusi. Possono esserci errori di battitura o passaggi da riscrivere. Soprattutto se hai scritto molto velocemente.

Aï-revise-blog-post-aziendale.png

Questo non vuol dire che devi vincere un premio letterario, con il tuo prossimo post.

Non puntare alla perfezione, ma a scrivere il miglior post possibile. Così avrai più possibilità che il tuo blog abbia successo.

 

Il post perfetto è come l’onda perfetta. Esiste solo come idea.

[click to tweet]

 

L’obiettivo è eliminare dal tuo testo gli errori più comuni, che potrebbero farti apparire asino e poco professionale.

Ma, dev’esserti chiaro che la correzione di bozze e l’editing sono due attività diverse.

 

Editing vuol dire cambiare struttura alle frasi e cambiare lo stile. Può succedere di riscrivere interi paragrafi. Quando correggi le bozze verifichi la correttezza dei termini, gli errori grammaticali e di battitura.

Proof-reading-editing-difference.jpg

 

Facendo editing, non perdere di vista la cosa più importante: i tuoi utenti.

L’obiettivo è realizzare un testo con una buona leggibilità e soprattutto utile alla tua Buyer Persona.

 

Puoi usare Hemingway App per un editing e una revisione di base. Può essere utile soprattutto per chi è alle prese con i primi post.

 

A questo proposito puoi leggere anche:

 

 

4. Crea un calendario editoriale

Hai una strategia di content marketing documentata? Solo il 27% di B2C ne ha una, lo dice il Content Marketing Institute.

 Content-Marketing-Institute-editorial-calendar-stats.jpg

 

Secondo Spectate, una azienda che si occupa di Content marketing, avere un calendario editoriale può aumentare la tua produttività e ti permette di rimanere concentrato sul raggiungimento degli obiettivi di marketing. Questi sono due elementi fondamentali perché il Blog sia davvero parte integrante del tuo business (e lo è).

 

Partendo da una lista di argomenti è molto più semplice sviluppare un percorso da seguire, per creare i tuoi articoli con costanza.

Le prime volte ti sarà difficile scrivere un articolo da 2000 parole.

 

Man mano che conoscerai il tuo pubblico e svilupperai passione per la scrittura, arriverai presto a scrivere articoli da 2000-5000 parole.

Anche per questo ti sarà utile un calendario editoriale.

Il calendario editoriale non richiede molta fantasia. Per cui non perderci troppo tempo. A seconda dei tuoi obiettivi e delle richieste nel tuo pubblico, pubblicherai nuovi articoli ogni giorno o una volta alla settimana.

no-fancy-editorial-calendar.png

 

Il calendario editoriale ti dirà in anticipo su quali topic fare ricerca per trovare fatti, dati, case studies o altro.

Puoi creare il tuo calendario per una settimana, un mese o di più. Qui vedi un esempio di CoSchedule:

Co-Schedule calendario editoriale.png

Potrebbe essere che il tuo pubblico preferisca leggere i report il lunedì e i tutorial il martedì.

Per ricordartelo serve un calendario editoriale. Se sei un blogger o un Content marketer, te ne serve uno. Ti serve per mantenere il controllo e offrire altri benefici.

 

Scarica il calendario editoriale gratuito

 

 

 

5. Se hai dubbi, comincia con la Content Curation

“Content curation is sorting through a large amount of web content to find the best, most meaningful bits and presenting these in an organized, valuable way”. Kevan Lee, Buffer

La content curation è diventata mainstream, la richiesta di contenuti è più grande che mai. Vuol dire che i tuoi prospect e tuoi clienti sono alla disperata ricerca di contenuti di qualità.

 

Anche Brian Clarke, super star del Content marketing e autore prolifico, crede nella Content Curation. Perché è un ottimo modo di soddisfare la richiesta di contenuti da parte del pubblico.

believes-in-content curation.png

Uno studio recente di Trapit  dice che il 50% dei marketer condivide 10 o più contenuti al giorno, per coinvolgere in modo adeguato il proprio pubblico. Davvero molti.

La content curation ha molti benefici. Come letto su Curata, già nel 2012 l’80% dei marketer condivideva contenuti di parti terze, per aumentare la propria visibilità sul Web e sui socia al media.

 

Ad ogni modo, se vuoi distinguerti dai competitors, devi aggiungere un tocco umano alla tua content curation.

Content-Curation-Marketing.png

Al posto di condividere semplicemente gli articoli:

  • Scrivi un'introduzione al contenuto,
  • Aggiungi le tue considerazioni,
  • Crea link verso fonti autorevoli.

 

Meglio ancora, allinea la tua voce con i contenuti che hai già creato, così da eliminare le obiezioni più comuni.

 

Influencer_Peg-Fitzpatrick-Content-curation.png.png

Comincia a curare i contenuti partendo dai blog più autorevoli del tuo settore. Inizia da quelli mainstream, esplora le nicchie che più ti incuriosiscono. Segui i profili social delle persone che incontri lungo la fase di ricerca.

 

Secondo Curata il 79% dei marketer usa i social media per trovare contenuti utili per la propria strategia.


Brian Dean l’ha fatto al meglio. Ecco uno dei suoi post più popolari, intitolato “Link Building: la guida definitiva” (Nel link lo trovi aggiornato al 2017):

Brian-Dean-link-building-guide-000.png

 


Nel 2016, scrollando, vedevi i contenuti che aveva curato Brian. Ogni paragrafo era collegato ai migliori blog del suo settore (Content Marketing).


 

Nel 2017 la pagina è diventata, anche visivamente, una guida online.

Le icone, dopo l’introduzione, fanno da sommario introduttivo, permettendo di visualizzare i contenuti che si trovano all’interno di una sola pagina. Davvero molto lunga.

backlinko-guide-2017.png

 

I Topic sono riassunti subito dopo l’introduzione, diventata un sommario interattivo.

 

Link-Building-for-SEO-The-Definitive-Guide.png

È aumentata notevolmente l’attenzione all’estetica. I link vengono fatti verso i contenuti del 2016 che, a loro volta, rimandano ai Blog di settore più titolati.

backlink-blog-aziendale

Quello che ha fatto Dean è stato cercare i migliori contenuti e metterli a disposizione di tutti, creando una lista. Ma soprattutto ha dato il proprio punto di vista. E quando il post è stato pubblicato, ha cominciato a promuoverlo in modo importante.

 

Quindi, come trovare articoli per la tua content curation? Comincia andando su Google e facendo una prima ricerca sul Topic o sulla parola chiave di cui vuoi occuparti (es. Scrittura blog headline).

 

Prima fai la ricerca più ampia

esempio-content-curation

Poi seleziona Italia come Paese e Ultimo anno come arco temporale.

content-curation-italiano

 

Ripeti la stessa ricerca cliccando su notizie, per verificare se ci sono trend o novità che potrebbero tornarti utili.

 

Quando citi altri blog post, ricorda sempre di inserire il link alla fonte.

 

Se ti fosse passata per la testa l’idea di fare copia-incolla del lavoro di altri e spacciarlo per tuo, lascia perdere. Ti porterà solo problemi, su tutti i fronti.

 

Fare content curation dovrebbe aiutarti a costruire nuove relazioni con altri blogger e a diventare un punto di riferimento nel tuo settore, aiutando gli utenti a sviluppare le proprie competenze.

 

 

6. Leggi almeno 3 manuali che ti aiutino a conoscere il mestiere del Copywriter professionista

Di seguito quelli suggeriti da Sem Rush. Mi sono permesso di aggiungerne un paio di quelli che più mi hanno colpito quando, nel 2001, cominciavo a fare il copywriter.

 

7. Segui questi blog scritti da blogger e copywriter

 

 Blog italiani sul copywriting

 

Blog in inglese sul copywriting

 

 

 

Conclusioni

Il blog è uno strumento utile per farsi avvicinare da nuovi clienti potenziali e per mantenere il dialogo con quelli esistenti.

Perché questo avvenga è indispensabile utilizzare il linguaggio del proprio pubblico e produrre contenuti di qualità.

 

Avere un buon metodo, per fare content marketing e per scrive, aiuta ad utilizzare la creatività al meglio, a creare contenuti con continuità e a fare in modo che siano utili ai tuoi lettori. Infatti l’obiettivo principale di un blog è soddisfare le esigenze dei lettori.

Più in generale, la gestione di un blog aziendale richiede tempo e professionalità.

 Scrivi nei commenti se questo articolo ha migliorato il tuo modo di scrivere e quale dei tuoi post ha avuto più successo. 

Condividi con noi le tecniche più efficaci che conosci. 

 

 

Banner Photo Credit: Florian Klauer

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